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Il Regolamento (UE) 2024/3190: Nuove Norme sull’Uso del Bisfenolo A in vigore dal 20/01/2025

IL 19 DICEMBRE 2024 LA COMMISSIONE EUROPEA, CON L’ADOZIONE DEL REG. (UE) 2024/3190, HA APPROVATO IL DIVIETO DI USARE IL BISFENOLO A (BPA) NEI MATERIALI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI ALLA LUCE DELL’ULTIMA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESEGUITA DALL’EFA. 

Oggetto di regolamentazione
sono i seguenti gruppi di materiali e oggetti:

• Adesivi
• Gomme
• Resine a scambio ionico
• Materie plastiche
• Inchiostri da stampa
• Siliconi
• Vernici
• Rivestimenti

Gli oggetti conformi alle precedenti normative potranno essere immessi sul mercato fino al 20 luglio 2026. Per alcune applicazioni specifiche, come gli imballaggi per frutta e ortaggi acidi, il periodo transitorio è esteso al 20 gennaio 2028.

L’impiego del BPA inizia ad essere ridotto da gennaio 2011 quando la Commissione europea lo ha vietato per la produzione dei biberon in policarbonato. Successivamente, nel febbraio 2018, l’UE ha introdotto limiti più severi sul contenuto di BPA nei materiali a contatto con gli alimenti per poi vietarne completamente l’uso a settembre 2018 nelle bottiglie di plastica e nelle confezioni contenenti alimenti per neonati e bambini di età inferiore ai 3 anni. Da gennaio 2020, l’impiego del BPA è stato già vietato negli scontrini di carta termica.

Che cos'è il Bisfenolo A e perché è problematico?

Il bisfenolo A (BPA), 4,4’-isopropilidendifenolo (numero CAS 80-05-7), è una sostanza chimica utilizzata principalmente nella produzione di plastiche, resine e materiali per il rivestimento di contenitori destinati al contatto con alimenti e bevande. Il BPA conferisce al policarbonato ed alle resine le proprietà di trasparenza e resistenza agli impatti e alla rottura ma anche al calore e alla luce.

Numerosi studi scientifici hanno mostrato che il BPA può alterare il sistema endocrino umano, con effetti negativi sulla fertilità, sullo sviluppo e sul rischio di malattie croniche. Per questo motivo, è stato al centro di numerosi dibattiti sulla salute pubblica. Inoltre, il BPA è persistente nell’ambiente e può accumularsi negli ecosistemi acquatici, determinando tossicità per la fauna selvatica e bioaccumulo.

Cosa prevede
il Regolamento (UE) 2024/3190?

Il regolamento stabilisce limiti più rigidi per la presenza di bisfenolo A e dei suoi sali di fabbricazione in una serie di prodotti, tra cui:

1.Materiali e oggetti
a contatto con alimenti:

il BPA dovrà essere eliminato o ridotto drasticamente nelle plastiche che vengono a contatto con il alimenti, in particolare nei contenitori per alimenti caldi e grassi.

1. Materiali
di consumo generico:

il regolamento si applica anche ad altri prodotti di consumo, come utensili da cucina, attrezzature mediche e dispositivi elettronici, limitando l'uso di BPA a livelli considerati sicuri.

Quali sono gli obiettivi principali del regolamento?

• Protezione della salute umana: La limitazione dell’esposizione al BPA è un passo cruciale per ridurre i rischi per la salute legati alla sostanza chimica, in particolare per categorie vulnerabili.

• Tutela dell’ambiente: Il BPA è una sostanza che persiste nell’ambiente, quindi ridurre la sua presenza nei rifiuti plastici contribuirà a diminuire l’inquinamento.

• Prevenzione dei danni a lungo termine: Il regolamento si basa su dati scientifici che suggeriscono che l’esposizione cronica al BPA possa essere associata a disordini endocrini, effetti sul sistema riproduttivo e un aumento del rischio di tumori.

Qual è l'impatto per le industrie e le aziende?

Le industrie alimentari e produttori di plastica dovranno aggiornare i loro processi produttivi per conformarsi ai nuovi limiti. Ciò potrebbe implicare l’adozione di materiali alternativi al BPA, una sfida che richiederà investimenti in ricerca e sviluppo. In particolare, le aziende che utilizzano BPA per la produzione di plastica nei contenitori alimentari dovranno trovare soluzioni alternative, come l’uso di plastica senza BPA o l’impiego di altre tecnologie di imballaggio.

 

moca-consulting-materiali a contatto con gli alimenti

L’entrata in vigore del regolamento (UE) 2024/3190 è solo l’inizio di una serie di provvedimenti previsti dall’Unione Europea per affrontare l’inquinamento da sostanze chimiche. Le istituzioni europee continueranno a monitorare l’efficacia di queste normative e potrebbero introdurre ulteriori restrizioni in futuro, seguendo gli sviluppi scientifici.

 

Con l’introduzione del Regolamento (UE) 2024/3190, l’Unione Europea stabilisce nuove e più severe regole per la gestione del bisfenolo A, segnando un passo significativo verso una maggiore sicurezza per i consumatori e la protezione dell’ambiente. Le aziende saranno chiamate a innovare, mentre i consumatori potranno beneficiare di prodotti più sicuri e meno dannosi per la salute.